I Novel Food cioè “nuovi alimenti” sono tutti quegli ingredienti o cibi per i quali non c’è nessun consumo sia nel passato che nel presente in Europa. In poche parole tutti i cibi che non sono mai stati consumati, ma che per svariati motivi si vorrebbero aggiungere alla dieta quotidiana delle persone. I cosiddetti novel food sono insetti (come grilli, cavallette e larve), ma anche gli alimenti provenienti da nuove fonti. I fattori scatenanti di tale fenomeno risiedono nell’aumento della globalizzazione. Oltre l’introduzione degli insetti nella novel food ci sarà anche l’introduzione della carne sintetica, prodotta utilizzando tecniche di ingegneria cellulare. Tra le persone favorevoli alla carne sintetica troviamo i vegani o comunque le persone che vogliono diminuire l’impatto ambientale degli allevamenti e la consumazione di carni rosse. I novel food sono più nutrienti, perché ricchi di fibre, vitamine e antiossidanti che aiutano l’organismo a rimanere in salute e soprattutto sono più leggeri, perché cucinati con tecniche di cottura semplici e naturali.
lunedì 29 maggio 2023
sabato 27 maggio 2023
SULLE TRACCE DEI BRIGANTI. LE GROTTE DEI PORCILI di Alfredo Marseglia
Il nostro territorio, si sa, è ricco di monumenti, ma anche di tracce del passato che hanno a che fare con la nostra cultura agreste o storica. Infatti a Bovino nella vallata del torrente Biletra si trovano le Grotte dei porcili; si tratta di un sito ormai abbandonato, raggiungibile solo a piedi con una passeggiata di circa due chilometri dal paese, seguendo il tratturo di Contrada Porcili. Il sito è composto da tre cavità ipogee scavate nella montagna, che presentano dei pilastri che fanno da sostegno e delle volte dotate di sfiatatoi. Ormai gli antri sono in parte crollati, ma ancora visitabili. All'interno delle grotte sono stati costruiti pilastri di sostegno, muri e muretti laterali e rivestimenti, sempre in pietra, delle pareti. Persone anziane della zona raccontano che queste grotte siano state dimora di briganti, durante il periodo del Brigantaggio, e successivamente siano state convertite a Porcilaie dagli allevatori locali.
I periodi storici, però potrebbero essere stati invertiti dalla memoria, ma queste grotte restano comunque un patrimonio culturale importante e affascinante da valorizzare.
giovedì 25 maggio 2023
LE BAMBINE FANTASMA di Francesca Pia Lombardi
martedì 16 maggio 2023
IL TEATRO IN LINGUA: LE TERZE ASSISTONO ALLO SPETTACOLO "IL PICCOLO PRINCIPE" di Andrea Terlizzi
Lo scorso 2 marzo 2023, le classi terze della secondaria di primo grado di Bovino, Panni e Castelluccio dei Sauri, si sono recate presso il teatro Giordano di Foggia per assistere allo spettacolo "il Piccolo Principe" in lingua francese.
Il Piccolo Principe, pubblicato nel 1943 e tradotto in 180 lingue, è l’opera più conosciuta di Antoine de Saint-Exupéry.
Assistere ad uno spettacolo in lingua è davvero un'esperienza straordinaria: rende più familiare la lingua, ci si allena all'ascolto e invita gli spettatori verso il mondo. Infatti ascoltare un racconto in una lingua diversa dalla propria ci fa "assaporare" un pezzo di una cultura differente dalla nostra: ci si immerge in un popolo e in una cultura differente e ci fa viaggiare senza spostarci dalla nostra poltrona.
lunedì 15 maggio 2023
L'ORO DI PUGLIA: I GRANI PIU' ANTICHI DELLA NOSTRA REGIONE Di Alfredo Marseglia
I grani antichi sono varietà di cultivar di grano duro del passato che l’uomo ha voluto in qualche modo accantonare perché avevano una resa piuttosto bassa e dunque a livello commerciale erano poco interessanti e remunerativi. Diverso è però il discorso sul fronte nutrizionale. Molti di questi grani hanno livelli nutrizionali eccellenti e poco glutine, motivo per cui sono stati recentemente riscoperti dagli amanti del biologico, da chi ama i sapori di una volta, da chi fatica a digerire il glutine: solo per fare qualche esempio eccone alcuni principali: Saragolla, Maiorca, Senatore Cappelli, Triminia e Farro. Da queste meraviglie possiamo ricavare diversi tipi di farine che non solo possiedono sapori antichi, ma sono soprattutto sane.
Farina Senatore Cappelli
E’ un cultivar di grano duro pugliese che sta prendendo molto piede negli ultimi anni, grazie alla voglia di riscoprire i sapori antichi e di alimentarsi in modo sano e genuino. E' un grano rustico che predilige i terreni argillosi e poveri. Era molto diffuso nel Sud Italia, soprattutto nella provincia di Foggia. Deve il suo nome al Senatore Cappelli, autore di una notevole riforma agraria del Novecento Italiano. Si tratta di un cultivar molto resistente alle intemperie ed agli attacchi dei parassiti, ma con una resa molto bassa. A livello nutrizionale ha un indice glutinico molto basso ed un alto indice proteico. Era considerata la carne dei poveri.
Farina di Grano Arso
E’ un prodotto antico che ha origine in Puglia. E’ una farina di grano duro che viene tostata. Le sue origini risalgono al secolo scorso quando in Puglia, nella zona del Tavoliere, i contadini si trovavano a dover raccogliere i chicchi di fumento rimasti a terra dopo che, a seguito della trebbiatura, si bruciavano le stoppie ed i residui delle spighe. I contadini in quei tempi erano molto poveri ed a servizio dei latifondisti, pertanto nulla veniva buttato. Di qui l’idea di raccogliere questi residui bruciati e farne una farina, di grano arso appunto. I più fortunati la consumavano mischiata alla farina di grano, gli altri la usavano proprio così com’è. Per preparare lievitati, il rapporto tra farina forte e farina di grano arso deve essere 3:1, ovvero la farina di grano arso non deve superare il 30% del peso totale dell’impasto. Si tratta di un prodotto ottimo, rispetto alla farina di grano tenero possiede un'alta percentuale di proteine, contiene sali minerali, ed è privo di glutine.
Farina Saragolla
Si tratta di un grano duro di origine siciliana, molto resistente alle aggressioni esterne e con una resa mediocre. Lo possiamo definire il Kamut nostrano, perché mentre il Kamut è un prodotto americano, questo è il suo gemello italiano. E’ ottimo dal punto di vista nutrizionale e protegge dal colesterolo cattivo così come dalle patologie cardiovascolari. Oggi si coltiva ancora tradizionalmente in Abruzzo e nel Sannio e in Lucania, predilige la macinatura con macine in pietra. Come la maggior parte dei grani antichi, è povero di glutine.
Farina Maiorca
E’ un grano tenero di origine pugliese, ma si trovava anche in Basilicata ed in Calabria. Solo in Puglia nel 1927 si produceva il 23% della produzione totale nazionale di questo grano tenero. E’ l’ingrediente principe della pasta reale (o pasta di mandorle) e delle ostie. Sembra che i primissimi cannoli siciliani si facessero proprio con questa farina.
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