sabato 29 ottobre 2022

TUTTI IN SELLA! LA DECIMA EDIZONE DELLA MOTOCAVALCATA A PANNI di Giovanna Calitri, Cristian De Cotiis, Marta Palumbo, Chiara Rucci e Monica Zanzonico (3^C- Redazione di Panni)

   10° MOTOCAVALCATA.

La  Motocavalcata è un raduno di moto da cross e quad che si tiene ogni  anno da dieci anni la seconda domenica di ottobre, in memoria di un ragazzo di nome Nicola Mottola, pannese, morto a causa di un incidente motociclistico e appassionato di motocross. Ogni anno all'evento partecipano più di duecento moto, ma quest'anno i partecipanti erano 368 e provenivano da tutta la Puglia ed anche da altre regioni. Il team del motorpanni è formato da circa trenta persone, che ogni anno preparano un nuovo percorso lungo circa 90 km, che si snoda tra le strade del paese, per poi continuare tra i boschi e le strade sterrate del circondario. Il numero con cui gareggiano i membri del team del motorpanni è il 9 per ricordare il numero con cui gareggiava Nicola. Il logo, emblema dell'evento, è formato dal simbolo di Panni ( il castello) e da ali, simbolo angelico. Il raduno inizia dalle prime ore del mattino e si protrae fino a tarda sera. I presidenti del motorpanni sono Antonio de Stefano e Gianni Mottola (fratello di Nicola) che ogni anno organizzano e dirigono la gara.

                                     

 Oltre alla motocavalcata da tre anni, nel mese di luglio, viene corsa una gara notturna, dedicata ad un ragazzo di Monteleone: Giuseppe Morra, morto    a causa di una malattia, ed amico degli organizzatori dell'evento pannese, che hanno voluto istituire questo secondo evento in suo ricordo.

                                       



Il 9 è il giorno in cui è morto Nicola e alcune persone ritengono che la nona motocavalcata sia stata funestata dalla pioggia, simbolo forse delle lacrime versate dal ragazzo.

 

                                 

                                                           

                                                        

                                       


                                                                                                                                         


lunedì 10 ottobre 2022

IMPATTO AMBIENTALE DEGLI ALIMENTI TUTTO (O QUASI) QUELLO CHE C'E' DA SAPERE di Alfredo Marseglia ed Eleonora Borgia


Lo spreco di cibo inquina l'ambiente - la Repubblica


Conoscere quale sia l'impatto ambientale degli alimenti permette a tutti noi di effettuare scelte di consumo responsabili, per aumentare la sostenibilità anche a tavola, nella propria dieta quotidiana. Ogni alimento infatti possiede un'impronta ecologica più o meno elevata, a seconda delle emissioni di CO2 generate durante il suo ciclo di produzione, trasporto e acquisto ed a livello di consumo delle risorse naturali. Secondo uno studio condotto dalla FAO in collaborazione con il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea, il settore alimentare contribuisce per oltre un terzo delle emissioni globali di gas ad effetto serra, arrivando al 34% di emissioni di biossido di carbonio. L'impatto di una filiera alimentare sull'ambiente può essere valutato attraverso la cosiddetta "analisi del ciclo di vita" o LCA (Life Cycle Assessment) che prevede lo studio di tutti i passaggi della filiera stessa, dalla fase agricola a quella di distribuzione e di consumo. Si tratta di un metodo strutturato standardizzato a livello internazionale, che permette di quantificare i potenziali impatti sull'ambiente e sulla salute umana associati ad un bene di servizio.


Bisogna anche valorizzare gli alimenti dell’agricoltura biologica, optando per soluzioni ecologiche per ridurre gli imballaggi e l’utilizzo della plastica per una società zero waste (che cerca cioè di eliminare o di ridurre o notevolmente i rifiuti, fino ad azzerare quasi l'uso di inceneritori o di discariche). Ad esempio è possibile partecipare a gruppi d’acquisto, si possono usare contenitori riutilizzabili come le cassette o le buste eco-friendly, evitando di comprare prodotti confezionati con un impiego eccessivo di rivestimenti in plastica o di materiali non facilmente riciclabili, compostabili o biodegradabili. Secondo le linee guida del WWF per una sostenibilità alimentare, l'uomo dovrebbe passare ad un tipo di alimentazione più sostenibile, basata su una dieta principalmente vegetale, riducendo via via il consumo di carne. Gli alimenti animali vanno inoltre selezionati e scelti tra quelli allevati all'aperto e in maniera sostenibile. Infine può essere utile privilegiare cibi di stagione e a km zero, provenienti cioè da produttori locali, seguendo il principio della filiera corta ed evitare cibi importati o coltivati in ambienti riscaldati attraverso l'uso di combustibili fossili.

TRADIZIONI PERDUTE di Giuliana Saggese

 Le tradizioni popolari sono da sempre state importantissime per tramandare la cultura di un popolo. Anche Bovino, il mio paese, aveva e con...