venerdì 14 maggio 2021

UN ANNO DI COVID. Classe 1^B - Scuola Secondaria di primo grado - Bovino

 


La pandemia di Covid-19 si è abbattuta sulle nostre vite come un uragano inaspettato. Le ha travolte e stravolte e le ha profondamente segnate. Ognuno di noi porta delle cicatrici, ciascuno ha provato emozioni forti, positive e negative che siano state. Anche la scuola ne è uscita provata ma, quando tutto era chiuso, è stata per molti l’unica finestra sul mondo. I giovanissimi alunni della I B della Secondaria di I grado dell’Omnicomprensivo dei Monti Dauni di Bovino, guidati dalla Prof.ssa Antonietta Petrella, hanno raccolto le loro emozioni. Attraverso la scrittura sono riusciti a tirare fuori tutto quello che questo lungo anno di isolamento ha significato per loro. Viatico sono stati la penna ed un foglio bianco, poi un’ora di silenzio e le loro emozioni hanno preso forma. Così si sono raccontanti:

Mirko: “Il 2020 è stato un anno davvero triste, trascorso da solo e senza poter vedere gli amici, che mi sono tanto mancati.”

Giorgia: “Durante la quarantena, mi sono mancate molte cose ma, in tutto ciò, ho scoperto cosa si intende davvero con la parola “famiglia” perché i miei genitori lavoravano fino a tardi e io stavo tutto il giorno con i nonni che però, all’improvviso, non ho potuto più vedere, per proteggerli dal rischio del contagio, perché sono più fragili.”

Maria: “Sarò sincera: non mi sono accorta del tempo che è passato né mi sono pesate tutte le restrizioni e ho vissuto un periodo uguale a tutti gli altri.”

Adriana: “Appena si è saputa la notizia di questo virus, non ho avuto molta paura anzi, ho provato anche un po' di felicità perché così avrei potuto passare più tempo con la mia famiglia e, facendo lunghe passeggiate nel bosco, ho scoperto che la natura è meravigliosa!”

Federico: “Esattamente dal 5 marzo 2020 non ho potuto più vedere i miei amici e dovevamo prepararci per una lunga quarantena che a me non è piaciuta affatto! Non potevo incontrare nessuno ed era noiosissimo fare sempre le stesse cose!”

Giorgio: “Nella quarantena i giorni erano tutti uguali ma, il fatto di stare a casa, ha permesso alla natura di respirare e si è ridotto l’inquinamento. Spero che il covid passi subito per riabbracciare finalmente tutti.”

Mariana: “Non ero più felice come una volta, mi sentivo in gabbia e provavo rabbia nel vedere video di persone che non credevano all'esistenza del covid-19! Mi sono mancate tante cose però è così che ho imparato una lezione importante: dai valore ad una cosa solo quando ne senti la mancanza!”

Giulia: “In quel periodo mi sentivo fragile e mi veniva sempre da piangere. Ad aiutarmi sono stati i miei genitori. Anche se non avevo perso nessuno, ho pensato di aver perso la speranza. Usciremo da questo buco nero che ci racchiude? Le mie risposte: “forse” e “speriamo!”

Francesca: “Ciò che più mi è mancata, è stata la voglia di scoprire il mondo; mi è mancato aiutare come facevo sempre nel volontariato per gli animali ma allo stesso tempo ho capito che ciò che conta è essere felici per le piccole cose!”

Michelle: “La cosa più brutta è stata vedere mia madre e mio padre disperati per il loro lavoro, per come continuare a rimanere in piedi, avendo l’attività bloccata ma io avevo 10 anni, ero una bambina, che potevo fare? Andrà tutto bene… continuo a sperarci ancora”

Giovanni: "Se vogliamo che il Covid finisca, dobbiamo assumere un comportamento migliore perché non possiamo aspettarci un cambiamento se continuiamo a comportarci da irresponsabili. Fin dall'inizio della pandemia, se tutti avessimo rispettato le regole, non saremmo ancora in questa situazione!”

Sono sempre i più piccoli a trasmetterci gli insegnamenti più grandi!

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