In questo difficile periodo storico, sarà
forse proprio la mascherina ad essere ricordata come il simbolo del momento che
stiamo vivendo. Utilizzata da tutti noi per proteggerci, è diventata per molti
un accessorio con cui distinguersi dagli altri. L’esplosione della pandemia ha
bloccato ovunque i consumi e ha creato la necessità per molte aziende di
convertire la propria produzione. Molte aziende fashion hanno iniziato a produrre camici e mascherine
di protezione per sostenere la propria ditta. Le mascherine dunque sono
diventate un’opportunità di reddito e di lavoro in un momento in cui molte
aziende sono entrate in crisi a causa della diminuzione drastica dei consumi.

Sui siti di vendita on line e sui social sono apparse mascherine
di tutti i tipi e per tutte le occasioni: luccicanti, ricamate, da sposo e da
sposa. Molti dei politici nostrani ne sfoggiano alcune con i colori della
nostra bandiera, ma ce ne sono di abbinate ai bikini, agli abiti, alle
borsette… Il mercato delle mascherine ha coinvolto anche i
grandi brand, che le utilizzano anche nelle loro
sfilate. Non solo le grandi case di moda si sono dedicate alla creazione delle
mascherine, ma anche le piccole aziende si sono messe a lavoro
per la loro realizzazione. Sui social innumerevoli influencer ci
hanno mostrato le loro mascherine, delle tipologie più disparate.


Dai motivi animalier, agli strass, fino ad arrivare ad uno sparkling
mood. Un esempio tra tutte Chiara Ferragni, che ha mostrato su Instagram
quelle realizzate dall’artista Etai Drori. Un fenomeno che sembra
inarrestabile, tanto che alcune mascherine, lanciate sul mercato a prezzi
piuttosto elevati, come quella anti inquinamento che Fendi ha lanciato a 199
euro, sono esaurite in pochi giorni. 
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