Il numero di fumatori in
Italia è in aumento negli ultimi anni. Tra i giovanissimi (14-17 anni), l’11%
si definisce fumatore abituale, il 13% occasionale e almeno il 20% ha provato
almeno una volta una sigaretta.
Il sindaco di Milano Giuseppe (Beppe) Sala, ha annunciato che dal 2030 non si potrà più fumare all’aperto. Dalle
analisi effettuate dal comune, sarebbe emerso che i maggiori responsabili
dell’inquinamento sono il fumo, le pizzerie con i forni a legna e gli ambulanti
che mantengono ancora i motori a benzina accesi. Anche per questo il sindaco del capoluogo lombardo ha dichiarato
di voler estendere il divieto delle "bionde" anche all’interno
dello stadio San Siro.
A Tokyo, è già vietato
fumare per strada, chi proprio non può farne a meno può recarsi in aree apposite
di solito dislocate in zone laterali della strada, sponsorizzate dai marchi di
sigarette, e dotate di ogni comfort, dai salottini alle hostess che propongono
quiz per vincere un pacchetto del marchio finanziatore. Ma se fumare per strada
può costare fino a 20.000 Yen di multa, il divieto non vale in tantissimi ristoranti e
bar, dove invece si fuma tranquillamente al chiuso.
A New York i fumatori
incalliti devono fare attenzione per strada: dal 2011 il divieto di fumo vale
in parchi, stadi, piscine e aree pedonali. Non si fuma davanti alle scuole,
alle strutture sanitarie e neppure in spiaggia. Si può fumare quindi in case
private, nelle automobili o in locali appositi, i cigar bar, oppure nelle aree
fumatori di hotel e ristoranti. Inoltre il divieto di fumo è esteso a tutti
coloro che non hanno ancora compiuto i 21 anni.
Ma tornando all'Italia, e a
Milano, a dicembre il sindaco ha firmato il nuovo regolamento sul divieto di
fumo, vietato nei cortili, sotto i porticati e in tutti gli spazi aperti. Un disegno di legge vorrebbe che in Italia si introducesse il divieto di fumo in tutti i luoghi aperti, in maniera da uniformare il nostro Paese alle regole vigenti in tante parti del mondo. Tra le nazioni più attente a questa problematica l'Australia, che per prima ha introdotto il divieto di fumo all'aperto già nel 2000. Non a caso Melbourne è diventata la prima città al mondo totalmente smoke free.
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