venerdì 5 aprile 2024

I FALO’ DI SAN GIUSEPPE di Angelica Tavano e Chiara Zannella

 


A Bovino in occasione della festività di San Giuseppe che cade il 19 marzo la Proloco in collaborazione con la Confraternita della Santissima Annunziata e il Comune di Bovino organizza la manifestazione “I fuochi di San Giuseppe”. Il falò di San Giuseppe affonda le radici nella notte dei tempi e finisce con i culti tipici del mondo pagano-precristiano. In corrispondenza dell’evento c’è l’equinozio di primavera, periodo consacrato da processioni rituali, fuochi di purificazione per la rinascita della natura. Le cerimonie dei fuochi, sono simili ai culti pagani e cristiani. Si donano al fuoco l’abbondanza del raccolto, il benessere degli uomini e degli animali, il compito di bruciare tutte le potenze negative. Il fuoco ha avuto un doppio significato: negativa per allontanare il male e positiva per simboleggiare i benefici della luce. A Bovino il falò più importante era quello che veniva acceso nella piazzetta della Chiesa dell’Annunziata. In cima al mucchio, costituito da rami di ulivo ottenuti dalla potatura degli alberi e veniva esposto un santo con l’immagine sacra. Durante il falò si recitava il rosario e si cantavano testi e canti religiosi. Quando le fiamme si spegnevano vi era l’usanza di mettere sotto la brace delle patate che venivano date ai bambini. Ancora oggi i ragazzi girano le campagne alla ricerca di arbusti e frasche e legna che servono per il falò. Oggi la Proloco ha introdotto una gara tra i rioni del centro abitato secondo un apposito regolamento. La manifestazione ha inizio con la funzione religiosa serale del 19 marzo nella Chiesa dell’Annunziata. Dopo la funzione il priore della Confraternita accende il falò davanti alla chiesa procedendo con la benedizione delle fiaccole che darà ad ogni capo squadra. Quando i falò si accendono in determinati punti del paese si vedono brillare fuochi di fiamme e scintille che salgono sempre più in alto nel cielo. Sia i turisti che gli abitanti del paese fanno il giro per le piazzette del borgo per vedere i falò e assaggiare specialità alla brace. La giuria è composta dal Presidente della Proloco, da un membro del Consiglio di Amministrazione, dall’Assessore alla Cultura, dal Priore della Confraternita e da tre soci dell’Associazione, premia il falò più bello secondo le indicazioni del regolamento. Si tratta di una tradizione ancora molto sentita e amata dai bovinesi di ogni età, poiché se è vero che sono soprattutto i ragazzi a raccogliere la legna, gli adulti partecipano volentieri al trasporto della legna e all’accatastamento della stessa per dare forma agli amati fuochi di san Giuseppe.

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