Il 21 marzo 2025 la nostra classe, insieme alle Professoresse Antonella Brienza, docente di lettere e referente del progetto di giornalismo scolastico e Maria Rosaria Lombardi, docente di matematica e presidente della Proloco, ha incontrato e ospitato Giuseppe Accettullo, poeta, cantastorie e musico bovinese e Ugo Ianniello, maestro cartapestaio del nostro paese. Il nostro gruppo di lavoro dopo aver ricercato notizie e documenti sul carnevale bovinese, ha intervistato il signor Ianniello per farci raccontare il suo lavoro, la sua passione e un po ' della storia del carnevale nel nostro borgo.
La sua passione, ci racconta Ugo, viene da suo padre Luigi, maestro cartapestaio che ha vinto molti premi anche in carnevali molto più grandi del nostro, come quello di Manfredonia, classificandosi terzo e primo con i suoi carri negli anni Cinquanta.
Ugo IANNIELLO ci racconta:
“MIO PADRE, STORICO CARTAPESTAIO DI BOVINO, era originario di Caserta ed era venuto a Bovino nel 1929, per un restauro all’interno del castello. Qui conobbe mia madre e decise di rimanere a vivere a bovino perrestarevicino a lei. Il primo carnevale di mio padre fu realizzato nel 1936, anche se non ci sono documenti. Rappresentò il Negus (imperatore) dell’abissinia, proprio nel periodo dell’Impero fascista. Successivamente mio padre partecipò anche a sfilate a Foggia e a Manfredonia. A Bovino collaborò con le famiglie Frisoli e Bisanti per l'organizzazione del carnevale per molti anni. Tra i suoi lavori più famosi ci sono carnevale sul pesce, carnevale sulla luna, carnevale nel mondo, in cui il globo si apriva e infine Topo Gigio sulla lumaca. Con i suoi lavori vinse il terzo e il primo premio a Manfredonia. Purtroppo non ricevette mai il premio in denaro per i vincitori, poiché il regolamento prevedeva che i soldi rimanessero a Manfredonia. Una vera ingiustizia poiché il carro era molto costoso e mio padre spese ben 90.000 lire per la realizzazione di quel carro. Dal 1992 ho cominciato anch’io a lavorare per il nostro carnevale, il mio primo lavoro, realizzato con Domenico Cannito, fu carnevale sul maiale che sparava coriandoli con l’aiuto di un compressore. L'ultimo Lavoro Invece risale al 2010, quando abbiamo organizzato un carnevale estivo, il carnevalito, Il Prossimo anno speriamo di iniziare dei lavori presepiali e con la cartapesta”.
ecco la nostra intervista:
lei e’ unmaestro cartapestaio. come e’nata l’idea di realizzare i carri di cartapesta?
come vi ho detto, questa passione l’ho ereditata da mio padre.
lavora dasolo o lo aiuta qualcuno?
lavoro sempre con altre persone, perche’non e’ possibile realizzare da soli queste strutture. solo alcuni testoni, come minnie e topolino li ho realizzati da solo, di solito lavoro con domenico cannito.
come si fa la cartapesta? puo’ spiegarci tutte le fasi di lavorazione?
e’ moltosemplice preparare lacartapesta. per prima cosa occorrono acqua calda e farina. vanno mescolate insieme finche’ non diventa un impasto morbido e semplice da lavorare. quindi occorre prendere della carta: io utilizzo o la carta dei giornali o quella pesante dei sacchi di farina. la carta va tagliata in tante strisce.
La cartapesta ha però bisogno di una base rigida su cui modellare la forma che si vuole donare. serve solo la fantasia.
le base si possono fare col fil di ferro e poi ricoperta con della rete che va sagomata. un altro tipo di base si può ottenere modellando del cartone da imballaggio riempito con carta di giornale. il risultato della cartapesta incollata sulla sagoma e’ una struttura molto dura, ma leggera.
qual è l’opera più bella che ha realizzato?
sicuramente la mia preferita e’ il carnevale sul maiale.
Il maiale infatti veniva ucciso proprio nel periodo del Carnevale.


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