lunedì 3 novembre 2025

IL CARNEVALE A BOVINO Storia, sfilata 2025 e tradizioni di Emanuele Bianco, Francesca Landini, Sofia Marseglia, Giuliana Saggese e Francesca Sciaraffa

 IL CARNEVALE A BOVINO

Storia, sfilata 2025 e tradizioni

IL CARNEVALE A BOVINO 



Il Carnevale a Bovino si svolge da circa 74 anni. è una tradizione che risale al passato, quando ognuno realizzava a mano i costumi inerenti al proprio tema senza limitarsi al  semplice acquisto in negozio. si trattava di abiti semplici, confezionati con cio’ che si trovava in casa. Bastava che un uomo si vestisse da donna o viceversa, o indossare abiti al contrario e si era pronti!

quest’anno La festività si prepara a colorare le strade di Bovino con due eventi organizzati dalla Pro Loco di Bovino in collaborazione con l’oratorio Beato Antonio Lucci. La Pro Loco si è sempre interessata a questo tipo di tradizioni , realizzando abiti che rappresentassero il simbolo della comunità per la sfilata. 

STORIA E PRESENTAZIONE

Fanno parte di questo evento i riti, le tradizioni, i costumi, i proverbi, i miti, le leggende, le filastrocche, i piatti tipici, i racconti, le musiche, le danze, i canti in dialetto, insomma, tutto ciò che appartiene alla cultura del popolo. Dobbiamo salvare e tutelare questo patrimonio perché dobbiamo essere consapevoli che in questa generazione non è facile portare avanti queste usanze antiche che sono ormai dimenticate o perdute, per salvaguardare il valore e la promozione del nostro territorio.

LA SFILATA  2025 

Per la sfilata 2025 sono stati realizzati allestimenti come la barca dei pirati e il carro funebre con la bara del Carnevale , che si ricollega ad una tradizione antica bovinese, quando il Carnevale durava 3 giorni dalla Domenica al martedì grasso e veniva svolto nel pomeriggio . alla fine dell’ultimo dei 3 giorni “ S’appiccev Carnuvele” , cioè si dava fuoco al Carnevale ovvero a dei pupazzi realizzati in  cartapesta. La bara simboleggia la morte del Carnevale in maniera rivisitata. Alla sfilata come alla preparazione hanno partecipato tutti dai più piccoli: infanzia, asilo nido ed elementari ai più grandi n  grandi: gli alunni della secondaria di primo grado e lo staff della Pro Loco, in tutto hanno partecipato circa 170 persone. 

PRIMO CARNEVALE

A Bovino, nel 1951, viene celebrato l’inizio del Carnevale ed è proprio in questo periodo che i giovani si intrattenevano con giochi ed altre attività. questo Carnevale prese il nome di “CUORE DI FESTA, si preparava con una semplice sfilata in cui comparivano per la prima volta le figure “LU VIÉCCHIE E LA VÈCCHIE” e delle maschere create per l’occasione. Al termine della sfilata veniva premiata la maschera più bella. Nel 1954 fu creato il primo carro con la carta pesta, tra le maschere iconiche di questo Carnevale era la scimmia. Il corteo era animato dalla banda.

“Z’ì Antonie e z’ì Fulumena”

le mascherate in cartapesta rappresentano due anziani del paese, per questo vengono anche chiamati “lu viecchie e la vecchie”, sono realizzati in cartapesta sostenuti da una base in legno.





Nel 1951 divenne sacerdote don Aldo Chiappinelli  che raccolse molti giovani intorno a sé con l’azione cattolica. Quell’anno, grazie a questi giovani  fu organizzato il primo carnevale documentato del nostro paese. Si costruirono i primi pupi e i primi carri, grazie a Luigi Ianniello che era un maestro cartapestaio. Nel 1954 grazie ai fratelli Bisanti si organizzò un nuovo carnevale. Alcuni figuranti si travestirono da Messicani, con un pigiama a righe offerto proprio dalla madre di don Aldo. Per la prima volta il corteo venne ripreso dal fotografo storico del paese, Filippo Morsillo, che per l’occasione affittò una telecamera, grazie al contributo di tutti i bovinesi che raccolsero ben 11.000 lire. Oggi la pellicola è stata restaurata e digitalizzata  ed è visibile sul canale Youtube. proprio durante questo carnevale.



È’ MORTO CARNEVALE

In occasione della sfilata 2025 i ragazzi della Pro-Loco hanno scelto di rappresentare la bara del carnevale 2025. Il tutto si ricollega ad una trazione antica bovinese. Il Carnevale durava 3 giorni dalla domenica al Martedì Grasso e veniva svolto nel pomeriggio, alla fine dell’ultimo dei 3 giorni “S’APPICCEV CARNUÉLE” cioè si dava fuoco al Carnevale ovvero a dei pupazzi realizzati in carta pesta. È una tradizione pagana che simboleggia la purificazione del corpo attraverso il fuoco per eliminare cattiverie e preparare l’anima ad affrontare la Quaresima. La bara simboleggia la morte del carnevale in maniera rivisitata. Il tutto è stato realizzato dai ragazzi della Pro-Loco in un mese di lavoro circa.le la banda dei bisanti arrangio’ la rapsodia dello starnuto, diventata poi il simbolo delnostro carnevale.


ma anche noi alunni della scuola secondaria di primo grado abbiamo realizzato alcuni costumi per la sfilata, come le tazze del tema che abbiamo scelto: la bella e la bestia. I bambini della primaria hanno preferito il tema ispirato ad alice nel paese delle meraviglie.



danze e canti popolari

Sicuramente il canto più popolare a Carnevale a Bovino è “Ellicchìe ellicchìe ellicchìe”. È tradizione andare a bussare a casa delle persone nel periodo del Carnevale e cantare questa filastrocca, in cambio la gente donava, e dona ancora oggi dolci, biscotti, ogni genere alimentare. Ecco la filastrocca:



ELLICCHIE, ELLICHIE, ELLICCHIE

Venèime ra luntène e ròppe ‘mbriachète

E purtème a Carnuèle, se rèste cchiù cuntènte

nen facèime a nisciòune mèle mùore l’uòme fètente

vulèime sòule pazziè. E rèste sòule la bontà.

Trasèime ‘ndà ste chèse ellicchie, ellicchie, ellicchie

Cantànne “Ellicchie, ellicchie”: e ramme nu ppuòche re salesicchie

ramme nu ppuòche re salesicchie ramme nu ppuòche re salesicchie

o lu bastòune c’adda penzè! O lu bastòune c’adda penzè!

ellicchie, ellichie, ellicchie, Stasèire nen mancànne

e rammè nu ppuòche re salesicchie, verimece a la chiazza,

rammè nu ppuòche re salesicchie l’appiccème stu Pupazze

o lu bastòune c’adda penzè! E nen ce penzème ccchiò.

Ieie tòzzole a la pòrte e mò chi è vuta vuta

Vìene apre cumbagnòune chi è dète è detè è dète,

Va piglie lu vèin bòne chi l’è ditte n’ève sbagliète

ca c’amma ‘mbriachè. Carnuèle iè quistu qua.

E ròppe ‘mbriachète ellicchie, ellicchie, ellicchie

se rèste cchiù cuntènte e ramme nu ppuòche re salesicchie,

Muòre l’uòme fetènte ramme nu ppuòche re salesicchie

E rèste sòule la bontà. O lu bastòune c’adda penzè!

 traduzione:

Veniamo da lontano e portiamo a Carnevale non facciamo male a nessuno vogliamo solo giocare.

Entriamo dentro queste case cantando... Ellicchie, ellicchie dammi un poco di salsiccia il bastone ci deve pensare. Ellicchie ellicchie ellicchie e dammi un poco di salsiccia dammi un poco di salsiccia o il bastone si deve pensare. Sono andato a bussare alla porta viene aprirmi il l'amico vai a prendere il vino buono che ci dobbiamo ubriacare. E dopo ubriacati ci sentiamo più contenti muore l'uomo cattivo e resta solo la bontà.

Ellicchie....

Stasera non mancare ci vediamo in piazza, diamo fuoco a questo pupazzo e non ci pensiamo più. adesso chi ha avuto avuto chi ha dato ha dato Chi l'ha detto non ha sbagliato carnevale è questo qua

Ellicchie...

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