venerdì 1 marzo 2024

LA GIORNATA CONTRO IL BULLISMO E CYBERBULLISMO di Anna Michela Di Pasquale







 La giornata contro il bullismo e cyberbullismo è stata istituita nel 7 Febbraio 2017 dal MIUR nell'ambito del Piano nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola. Questa giornata  è un momento importante che serve non solo per ricordare tutte le vittime di bullismo on e offline, ma anche per prevenire questo fenomeno sensibilizzando i giovani a non compiere atti violenti o discriminanti verso gli altri.

Ma partiamo da il significato di Bullismo e Cyberbullismo.

Il bullismo è una violenza fisica, verbale e psicologica verso i più deboli che, in casi estremi, può portare anche al suicidio. Sono molte le motivazioni per le quali persone prepotenti decidono di bullizzare coloro che ritengono più deboli. Le principali sono dovute all' aspetto fisico della vittima, se si è troppo grassi o troppo magri, o perché qualcuno porta gli occhiali, le stelline sull'apparecchio per i denti o se si ha qualche disabilità. I bulli decidono di odiare le persone che ritengono anche migliori di loro in qualche cosa e questo li porta all’odio, all’invidia e alla gelosia verso la persona, che si traduce in violenza.

Il Cyberbullismo è un tipo particolare di bullismo che avviene online e che può rovinare la reputazione di una persona diffondendo in rete tutte le informazioni personali e private dell’utente. Il Cyberbullismo è vario, ci sono tanti tipi e i più praticati sono 7:

  • Flamming (conflitti verbali)

  • Harassment (molestie)

  • Denigration (fake news)

  • Cyberstalking (terrorizzare le vittime)

  • Impersonation (furto di identità)

  • Tricy o Outing (diffusione informazioni carpite)

  • Exclusion (escludere da un gruppo).


In occasione di questa giornata EducAttore ha proposto alle scuole italiane lo spettacolo intitolato  “In Catene” . Il gruppo di lavoro è composto da attori professionisti e da educatori, per questo hanno deciso di darsi il nome EducAttori; i testi sono scritti da Ivan Luigi Antonio Scherillo, fondatore e animatore dell'associazione, specializzato nel teatro per ragazzi, in progetti per la dispersione scolastica e nel contrasto al bullismo.

Il 7 febbraio 2024 molte classi del nostro Istituto, hanno assistito allo spettacolo sopracitato e alla seguente stimolante discussione che ha voluto portare all’attenzione di noi ragazzi il messaggio che non si è soli e che esiste sempre una strada per affrontare le difficoltà nei rapporti “difficili”.





Lo spettacolo proposto "In catene” , è stato molto coinvolgente perché quasi tutti nella vita, sono stati o vittima, o bullo o osservatori, cioè si sono trovati ad assistere senza intervenire in alcun modo ad un episodio di bullismo. Lo spettacolo affronta il tema del bullismo, in maniera innovativa: sono presenti momenti forti o drammatici ma anche inserti comici che aiutano ad alleggerire il racconto, ma tengono viva l’attenzione e creano un clima di empatia. Gli attori raccontano il proprio vissuto e le proprie emozioni, le proprie paure, le proprie esperienze ponendo la propria storia direttamente sul palcoscenico.



Lo spettacolo, assolutamente privo di scenografie, ma volto all'essenzialità era tutto svolto tra una figura, il bullo, circondato da catene e tre personaggi che aveva bullizzato nella sua vita, che a turno svelavano la loro identità. Si trattava di due ragazzi ed una ragazza, presi in giro perché uno sovrappeso, l'altro disabile. la ragazza perché "colpevole" di essersi fidata della persona sbagliata.

Col passare del tempo i due ragazzi erano riusciti a realizzare tutti i loro sogni e si erano liberati delle catene nelle quali li aveva imprigionati il bullo. Un triste epilogo invece per la fanciulla, ex fidanzata del bullo che aveva diffuso in rete immagini intime della coppia rovinando per sempre la sua reputazione, tanto da portarla a compiere un atto estremo.



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