lunedì 9 maggio 2022

NON SOLO GRETA. PICCOLI ATTIVISTI CRESCONO di Alfredo Marseglia

 I cambiamenti climatici e i problemi ambientali preoccupano non poco le nuove generazioni, che temono di ereditare un pianeta sull'orlo del collasso. Greta Thunberg è  diventata il simbolo della lotta ai cambiamenti climatici e ha ispirato molti giovani nel pianeta che stanno seguendo il suo esempio, impegnandosi in prima persona nel tentativo di cambiare le sorti dell'umanità. Dal 2018, quando, quindicenne, cominciò le sue proteste davanti al Parlamento svedese, migliaia di attivisti in tutto il pianeta hanno deciso di seguire il suo cammino. In tutto il mondo tantissimi sono i giovani attivisti che si stanno distinguendo nella lotta ambientale. Tra questi merita di essere menzionata Vanessa Nakate, 25 anni ugandese, che è stata la prima attivista del Fridays for Future del suo paese.


Ha fondato il Rise Up Climate Movement, che si pone come obiettivo di sensibilizzare sempre più giovani sul problema dei cambiamenti climatici e ha promosso la campagna di salvaguardia della foresta pluviale della Repubblica Democratica del Congo. Inizialmente priva di sostenitori tra gli studenti, che temevano di incorrere in punizioni, a poco a poco è diventata fonte di ispirazione per molti giovani africani.
Tra questi vano menzionati Patricia Ssewungu, infermiera ventisettenne ugandese, oppositrice di quello che lei definisce il "regime dittatoriale" del suo Paese, ma soprattutto ambientalista impegnata. Secondo la giovane donna il regime corrotto ugandese sta distruggendo l'ambiente: il lago Vittoria sarebbe così tanto inquinato che le autorità ne avrebbero vietato la pesca. Inoltre le foreste del Paese vengono distrutte per lasciare il posto a piantagioni di canna da zucchero. Azioni che avranno conseguenze irreversibili perla flora  e la fauna delle foreste, nonché sui livelli di acqua del Nilo.

                             L'amore per il clima ha trovato un interprete originale  nel giovane
Lesein Mutunkei, adolescente keniota che ha dato il via al suo impegno per il clima dopo aver appreso a scuola della drammaticità della situazione delle foreste a causa dell'inquinamento e la gravità della deforestazione nel suo continente. Per questo ha deciso di unire le sue due più grandi passioni: l'amore per il pianeta e il gioco del calcio.  A soli dodici anni ha fondato il Tree4Goals: ogni volta che segna un goal pianta 11 alberi. Finora ha piantato oltre 1.000 alberi e ha potuto condividere la sua iniziativa con leader e attivisti in tutto il mondo. 


Ma l'esempio della Thunberg non ha raggiunto la sola Africa. In Cina la giovane Ou Hongyi, oggi diciannovenne, è stata la prima ragazza a condurre uno sciopero sistematico scolastico in favore del clima a Gullin, nel Sud del Paese. Anche se il suo è un impegno pacifico, il governo cinese vede tale attività come una sfìda al controllo dell'autorità e le è stato impedito di proseguire gli studi, a meno che non abbandoni la sua campagna ambientalista.

Restando nel continente asiatico, merita di essere menzionata la giovane indiana Disha Ravi, 23 anni, fondatrice del movimento Fridays for future a Bangalore, la città in cui vive. La giovane indiana è stata arrestata per aver diffuso un toolkit ovvero delle istruzioni per sostenere un movimento di protesta degli agricoltori contro una riforma neoliberista. Dopo l'arresto la sua notorietà è cresciuta e molti giovani indiani hanno cominciato a seguire il suo esempio.

Nel vecchio continente  si sono distinte le sorelle  Ella e Amy Meek che combattono contro l'inquinamento da plastica nel Regno Unito. Le due ragazze, nel 2016, quando avevano 10 e 12 anni, hanno iniziato la loro campagna  Kids Again Plastic, che ha come obiettivo quello di raccogliere 100.000 oggetti di plastica usa e getta, uno per ogni animale marino ucciso in un anno dai rifiuti di plastica. 

In Australia otto giovani attivisti e una suora ottantenne hanno deciso di portare il loro Paese in tribunale per Inadempienza climatica. Questo perché il governo ha in progetto l'espansione della centrale di carbone di Vickery. Se il progetto andasse in porto circa 100 milioni di tonnellate di CO2 sarebbero rilasciate nell'atmosfera. Tra loro Anj Sharma, 17 anni, che ha sostenuto il dovere di cura nei confronti della salute dei bambini australiani colpiti dal climate change da parte della ministra dell'Ambiente australiana. 

Nel continente americano infine, è doveroso ricordare l'attivista e artista hip-hop Xiuhtezcalt Martinez, noto semplicemente come "X". Grande sostenitore delle comunità indigene ed emarginate ha tenuto diversi discorsi alle Nazioni Unite in inglese, spagnolo e nahualt, lingua originaria della popolazione a
zteca, per evidenziare come la lotta per il clima abbia un ruolo nella più ampia lotta contro la disuguaglianza e l'ingiustizia.




 

                                                                          


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