venerdì 11 giugno 2021

ASSENTI INGIUSTIFICATE. L’ISTRUZIONE DELLE BAMBINE NEL MONDO di Grace di Pasquale

 

 

Non tutti i bambini del mondo riescono ad accedere all’istruzione scolastica. L’UNICEF denuncia che sono circa 121 milioni i minori che non hanno mai avuto questa possibilità e di questi il 54% sono bambine. Eppure a  livello globale in media le ragazze a scuola ottengono voti migliori rispetto ai ragazzi. L'obiettivo 5 dell’agenda 2030 prevede di garantire alle donne l’accesso all’istruzione in tutto il pianeta. Solo in due terzi dei Paesi del mondo  le bambine hanno le stesse possibilità di andare a scuola, rispetto ai maschi.  Le situazioni peggiori si trovano nei paesi più poveri come l’Africa sub-sahariana, l’Asia meridionale e alcune zone dell’Estremo Oriente. In queste zone del mondo ragazze e bambine  incontrano molteplici ostacoli persino nel tragitto per andare a scuola. Tra queste difficoltà vi sono la reale paura degli stupri e dei rapimenti che rischiano di subire nel tragitto per raggiungere la scuola. A queste si aggiunge il disagio di non avere, molto spesso, servizi igienici destinati unicamente a loro. Un problema da non sottovalutare è quello del ciclo mestruale:  in alcuni Paesi del mondo molte ragazze provano vergogna ad andare a scuola quando hanno le mestruazioni,  altre non hanno nemmeno i soldi necessari per comprare prodotti igienici come gli  assorbenti.  Altri problemi sono di ordine domestico: non c’è la possibilità di studiare, ad esempio,  se bisogna badare ad un familiare, inoltre su molte di loro grava persino una parte dell’economia di famiglia e sono costrette a lavorare e produrre parte del reddito domestico. Si stima che, oltre 64 milioni le bambine e le ragazze costrette a lavorare e circa 14 milioni quelle obbligate a sposarsi prematuramente.

Crisi sanitarie come questa che stiamo vivendo  non possono che aumentare la probabilità che molte di loro non torneranno mai più tra i banchi di scuola . E indubbiamente una ragazza analfabeta è meno protetta dalla violenza, dalle malattie e dallo sfruttamento rispetto a una coetanea che ha alle spalle alcuni anni di studio. Le giovani istruite tendono ad avere meno figli. I loro bambini sono mediamente meglio nutriti e curati, perché le mamme sono più informate sulla prevenzione delle malattie e possono recepire i messaggi delle istituzioni sanitarie sulla necessità di vaccinare i bambini, mantenere misure igieniche e dosare le medicine.

GLI EFFETTI DEL COVID SUI DIRITTI DELLE RAGAZZE

Come effetto della diffusione della pandemia di Covid-19, si stima che quasi 500 mila ragazze in più potrebbero essere spinte a sposarsi forzatamente. Anche le gravidanze precoci potrebbero essere un milione in più  e proprio queste costituiscono la causa principale di morte per le ragazze tra i 15 e 19 anni. Le aree più a rischio per le spose bambine sono l’Asia Meridionale, l’Africa Centrale e Occidentale seguono America Latina e Caraibi con 73 mila casi rilevati. Le gravidanze precoci sono invece concentrate in gran parte in Africa, 282.000 nell’area meridionale e orientale del continente e 260.000 in quella centrale e occidentale, e nell’America Latina e Caraibi. L'istruzione è il mezzo migliore per promuovere l'uguaglianza fra i sessi: garantire pari opportunità a partire proprio dall'istruzione è il primo passo da compiere per raggiungere questo ambizioso traguardo. Ignorare che l'esclusione delle bambine e delle ragazze dal sistema educativo non è soltanto la negazione di un diritto umano, ma rappresenta una grave ipoteca sul futuro di una società.


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