lunedì 4 aprile 2022

IL MANIFESTO DELLA COMUNICAZIONE NON OSTILE. REGOLE PER RENDERE LA RETE UN POSTO SICURO PER TUTTI di Mariana Sanseverino



Ogni giorno milioni di persone, in particolare gli adolescenti, utilizzano Internet e i social media come rete di telecomunicazioni che connette in contemporanea migliaia di dispositivi tutti insieme. In molti definiscono quest’ultimo come un mezzo importantissimo che ha aiutato molto sia in ambito di comunicazione sia in ambito lavorativo. Tuttavia può anche diventare per  certi aspetti “pericoloso”. In effetti con l’aggiunta di virus, spam, fake news, cyberbullismo, siti non protetti e molti altri aspetti negativi, Internet ha iniziato a essere un luogo poco sicuro, o almeno, non adatto a tutti. Bisogna conoscere bene ogni regola stabilita per poter utilizzare Internet in modo sicuro senza far del male a se stessi, in poche parole essere padroni di questo “mondo digitale”. 




In relazione a questi problemi, nella primavera del 2017 è stato distribuito ”IL MANIFESTO DELLA COMUNICAZIONE NON OSTILE” in tutte le scuole d’Italia con circolare ministeriale ed è stato introdotto nella didattica di tutte le fasce d’età attraverso alcune iniziative. Si tratta di una carta che elenca dieci “regole” volte a guidare il comportamento di chi sta in rete. Rappresenta un impegno per tutti gli utenti di Internet che ci invita ad adottare comportamenti adeguati per rendere la rete un posto sicuro per tutti. Il manifesto pone attenzione soprattutto sulle parole che noi usiamo in rete, in quanto esse sono appunto la fonte di comunicazione più usata e quindi possono essere ciò che crea più problemi se usate in maniera sbagliata. Addirittura il decimo principio parla dell’importanza del silenzio, di quanto possa essere anche più forte e rumoroso delle parole stesse e che può essere a volte la risposta migliore. La parola chiave che emerge da questo “manifesto” è INCLUSIVITA’, infatti i dieci principi in esso raccolti, parlano di ascolto, rispetto, cura, consapevolezza, responsabilità e molte altre parole che possono essere riassunte in quest’unica parola. 




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